Adesione al Fondo interprofessionale “INNOVA”

L’INPS illustra le modalità operative per l’adesione dei datori di lavoro al nuovo Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua denominato “Fondo INNOVA” (INPS, messaggio 17 aprile 2024, n. 1516). 

Si tratta del Fondo costituito a seguito dell’accordo interconfederale sottoscritto in data 17 ottobre 2019 tra l’organizzazione datoriale A.N.P.I.T. (Associazione nazionale per l’Industria e il Terziario) e quella sindacale C.I.S.A.L. (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) per la formazione continua in alcuni specifici settori economici.

 

In particolare, la formazione continua in questione riguarda i quadri e i dipendenti delle Piccole, Medie e Grandi imprese che operano nei settori economici dell’Industria, dell’Agricoltura, della Pesca, del Turismo, del Terziario, dei Servizi, degli Studi professionali e dell’Artigianato, nonché i dipendenti di Enti, Associazioni, Cooperative e Fondazioni.

 

L’INPS comunica che, per aderire al Fondo, i datori di lavoro interessati devono valorizzare il codice di nuova istituzione “FINN” nell’elemento <Adesione> di <FondoInterprof>, contenuto nell’elemento <DenunciaAziendale> del flusso UniEmens.

 

L’Istituto ricorda che l’adesione al Fondo prescelto o la sua revoca sono espresse dal datore di lavoro direttamente all’INPS attraverso la denuncia contributiva e producono effetti con decorrenza dal periodo di paga (mese di competenza del flusso UniEmens) in cui le scelte vengono effettuate. In caso di cambio di adesione, è indispensabile indicare nel flusso UniEmens sia la causale di revoca che quella di adesione: contrariamente, la nuova adesione non sarà accettata.

 

Per le aziende agricole la gestione delle adesioni avviene all’interno della procedura di dichiarazione trimestrale DMAG-Unico, tramite l’apposita funzione denominata “Fondi interprofessionali”, che consente i seguenti adempimenti:

 

– l’adesione al Fondo prescelto;

– la revoca del Fondo precedentemente prescelto;

– l’adesione a un nuovo Fondo.

 

In caso di mancanza di un’esplicita revoca del Fondo precedentemente scelto, non sarà possibile l’adesione a un nuovo Fondo.

 

Infine, nel messaggio in oggetto, vengono fornite le istruzioni ai fini della rilevazione contabile del contributo da destinare al finanziamento del nuovo Fondo Paritetico Interprofessionale da parte dei datori di lavoro che vi aderiscono.

CIPL Edilizia Industria e Artigianato Valle D’Aosta: verificati gli indicatori per la definizione dell’EVR



Le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali hanno proceduto alla verifica degli indicatori per l’EVR 2024


Il 12 marzo 2024 è stato sottoscritto da Confindustria Valle D’Aosta, sezione edile e dalle organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Savt Edili della Valle D’Aosta il verbale che attesta l’avvenuta verifica dell’EVR ed applicabile ai lavoratori del settore dell’edilizia nella provincia della Valle D’Aosta.
Si è, pertanto, proceduto all’accertamento dei seguenti indicatori:
numero dei lavoratori iscritti presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
monte salari denunciato presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
ore denunciate presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
numero imprese iscritte presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
media cassa integrazione ordinaria (dati l’Ente Paritetico Edile): 20% ed esito positivo.
Le Parti hanno quindi stabilito gli importi da erogare nella misura del 4%.




























Edilizia Industria – Impiegati 
Livello  Importo 
Settimo Livello  68,83 euro
Sesto Livello  61,95 euro
 Quinto Livello   51,62 euro 
Quarto Livello  48,18 euro 
Terzo Livello  44,74 euro
Secondo Livello  40,26 euro
Primo Livello  34,41 euro



























Edilizia Artigianato – Impiegati 
Livello  Importo 
Settimo Livello  72,19 euro
Sesto Livello  63,18 euro
 Quinto Livello   52,64 euro 
Quarto Livello  48,76 euro 
Terzo Livello  45,60 euro
Secondo Livello  40,31 euro
Primo Livello  35,21 euro


















Edilizia Industria – Operai
Livello  Importo 
Quarto Livello  0,28 euro
Specializzato Terzo Livello  0,26 euro
 Qualificato secondo livello 0,23 euro 
Comune Primo Livello   0,20 euro 





















Edilizia Artigianato – Operai
Livello  Importo 
Quinto Livello  0,30 euro
Quarto Livello   0,28 euro 
Specializzato Terzo Livello  0,26 euro
 Qualificato secondo livello 0,23 euro 
Comune Primo Livello   0,20 euro 

AFAM e reclutamento del personale docente

Approvati due regolamenti in materia di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) (Consiglio dei ministri, comunicato 15 aprile 2024).

Nella seduta del 15 aprile 2024, il Consiglio dei ministri, tra gli altri provvedimenti, ha approvato, in via definitiva, due regolamenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente della Repubblica, in materia di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

 

L’obiettivo delle norme è di avvicinare il sistema AFAM a quello universitario, tramite un meccanismo di reclutamento dei docenti più selettivo e oggettivo e una maggiore autonomia delle istituzioni, per garantire un’offerta formativa più ampia e specialistica, con l’incremento del panorama dei corsi a disposizione.

 

In tema di reclutamento, tra le novità più importati, si segnala l’istituzione della “abilitazione artistica nazionale”, che costituisce l’attestazione della qualificazione dei docenti, nonché il requisito necessario per l’accesso alle procedure di reclutamento. 

 

Per consentire procedure di reclutamento e di mobilità che assicurino un’offerta formativa sempre più specialistica e di alta qualità, si farà riferimento al “profilo disciplinare”, che garantirà e valorizzerà le esigenze didattiche e di ricerca più adeguate e innovative delle singole istituzioni.

 

Al fine di superare il precariato storico nelle AFAM è stato stabilito, inoltre, che il reclutamento del personale docente a tempo indeterminato avvenga, esclusivamente, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami.

 

Le procedure di reclutamento vengono decentrate a livello di singola istituzione, così da valorizzarne l’autonomia anche in termini di programmazione delle procedure di mobilità del personale, prevedendo un’offerta formativa qualificata e certa in termini di continuità didattica.

 

Viene anche prevista la creazione della figura del ricercatore AFAM, dando così il giusto risalto all’attività di ricerca nell’ambito dell’alta formazione artistica e musicale. 

CIPL Edilizia Industria Novara e Vercelli: definiti gli importi dell’EVR 2024



Stabiliti gli importi dell’Elemento variabile della retribuzione da erogarsi da aprile 2024 fino a marzo 2025


Sulla base di quanto stabilito all’interno dei CIPL della provincia di Vercelli, stipulato il 1° dicembre 2022, e della provincia di Novara, sottoscritto il 6 giugno 2023, le Parti Sociali hanno effettuato la ricognizione annuale degli indicatori collettivi che determinano il calcolo dell’EVR per l’anno 2024, come stabilito agli artt. 12, 38 e 46 del CCNL vigente. In seguito alla verifica, è stato stabilito che l’importo dell’Elemento variabile della retribuzione, per i dipendenti del settore edile delle province sopra indicate, deve essere riconosciuto mensilmente, dal aprile 2024 fino a marzo 2025, secondo gli importi indicati nella tabella riportata di seguito.


































Livello Importo mensile Importo orario
7 75,79 0,44
6 68,21 0,39
5 56,84 0,33
4 53,05 0,31
3 49,26 0,28
2 44,34 0,26
1 37,89 0,22

Si precisa, inoltre, che in caso di andamento negativo di uno o di entrambi gli indicatori aziendali citati nei contratti territoriali, l’impresa è tenuta a segnalare per iscritto la situazione alla Cassa Edile, ad Ance Novara e Vercelli e alle Rsu ove presenti, al fine di rimodulare gli importi spettanti.

Imprenditorialità giovanile in agricoltura

Il decreto del Ministero dell’agricoltura definisce, tra l’altro, i requisiti che devono possedere i soggetti beneficiari per poter accedere alle agevolazioni in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura (D.M. 23 febbraio 2024).

È stato pubblicato sulla G.U. del 12 aprile 2024 il decreto in oggetto con cui vengono adottate misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura.

 

Il nuovo decreto segue il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, emanato di concerto con il Ministro dell’economia e delle  finanze, del 20 luglio 2022 e lo adegua al Regolamento (UE) 2022/2472 della Commissione del 14 dicembre 2022.

 

Beneficiari e requisiti

 

L’articolo 2 del decreto individua i soggetti beneficiari e i requisiti che gli stessi devono possedere. In particolare, le agevolazioni previste dall’articolo 10, comma 1, del D.Lgs. n.185/2000 si applicano: 

 

a) alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;

 

b) alle microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

 

Le imprese di cui alla lettera a) devono essere in possesso dei seguenti requisiti (per le imprese di cui alla lettera b) sono richiesti solo i requisiti dei punti 2, 3 e 5): 

 

1) essere costituite da non più di 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;

 

2) esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;

 

3) essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;

 

4) essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di 6 mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda;

 

5) avere sede operativa nel territorio nazionale.

 

Lo statuto della impresa ammessa alle agevolazioni deve contenere una clausola impeditiva di atti di trasferimento di quote o di azioni societarie tali da far venir meno i requisiti di cui al citato punto 3) per un periodo di almeno 10 anni dalla data di ammissione alle agevolazioni e comunque sino alla completa estinzione del mutuo agevolato concesso. Inoltre, per lo stesso periodo, il soggetto beneficiario deve mantenere la qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto.

 

Alla data di presentazione della domanda e per i 5 anni successivi alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, i soci della impresa beneficiaria non possono detenere quote o azioni di altre imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dal Capo III del D.Lgs. n. 185/2000. Inoltre, le imprese che richiedono le agevolazioni non devono, a pena di esclusione, aver già beneficiato delle suddette agevolazioni.

 

Agevolazioni

 

Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata massima di 10 anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a 15 anni (articolo 3).

 

I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, I.V.A. esclusa e devono perseguire almeno uno degli obiettivi individuati dal comma 2 dell’articolo 3.

 

Domande

 

Le domande di ammissione alle agevolazioni devono essere presentate a ISMEA e devono indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, specificando il requisito soggettivo sopra indicato di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), punto 3 del decreto, la descrizione e l’ubicazione del progetto, l’elenco delle spese ammissibili e l’importo del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto.

 

Il procedimento istruttorio deve essere concluso entro il termine di 6 mesi dalla data di ricevimento della domanda ovvero dalla data di ricezione della documentazione integrativa richiesta.

 

La deliberazione di ammissione alle agevolazioni individua il beneficiario, le caratteristiche del progetto finanziato e la misura dell’agevolazione concessa in termini di ESL (equivalente sovvenzione lordo, di cui all’articolo 2, punto 20, del Regolamento UE), stabilisce le spese ammesse e i tempi per l’attuazione del progetto e definisce l’importo e la durata del mutuo agevolato, nonché del contributo a fondo perduto.